Mostra personale di Paola Dagioni
all’Agosto Corcianese


2-17 agosto 2003, Via Doni 2 - Corciano
Un nuovo appuntamento con lo splendore dei colori del paesaggio umbro e dei suoi abitanti. Lo propone la pittrice perugina Paola Dagioni, che con le sue opere sarà presente con una mostra personale all’Agosto Corcianese, dal 2 al 17 agosto, in via Doni 2.
La novità di questa esposizione è legata alla recente produzione su vetro e su pietre metamorfiche.
Nel primo caso, l'artista, ha scelto di interpretare la sua terra natìa con una serie dipinti su vetro che echeggiano le atmosfere delle antiche vetrate - dove il fascino dei colori viene sottolineato e reso ancor più seducente dai giochi delle trasparenze e delle opacità -, vetri nei quali gli “oggetti” del paesaggio e la quiete immobile vitale delle nature morte si trasfigurano in onde di luminosità e colore.
Nel caso delle opere realizzate su pietra – una roccia tecnicamente detta “fillide” -, invece, Paola Dagioni si è misurata con le composizioni astratte, realizzando opere che, con equilibrio e armonia, donano all’osservatore un puro piacere estetico.

Informazioni: 338.50.86.230
www.dagioni.org

Si è conclusa a San Marco la mostra “Imago peregrinationis.

Arte antica e moderna a confronto con l’universo dei pellegrini” (3-7 maggio 2002), promossa dalla IV Circoscrizione Colli del Tezio, che per tre giorni ha proposto al pubblico, nei rinnovati locali della villa Van Marle, quaranta stampe antiche, ventiquattro acquerelli di Paola Dagioni e otto ceramiche di Edgardo Abbozzo ispirate al tema dei pellegrini e del pellegrinaggio ai luoghi sacri della cristianità.
La mostra è stata inaugurata dalla presentazione del volume di Laura Marozzi “Il bordone e la Bisaccia. Itinerari italiani sulle tracce di antichi pellegrini”, alla quale è intervenuto il Prof. Paolo Caucci von Saucken, Presidente del Centro Italiano di Studi Compostellani.
Il volume, che raccoglie cinque racconti di pellegrini romei, cioè di fedeli diretti a Roma, e alcuni brevi saggi su argomenti culturali e storici, costituisce una guida puntuale per chi voglia recarsi a Roma seguendo le direttrici in uso nel medioevo e fino al XVI secolo. I proventi della vendita da “Il Bordone e la bisaccia”, edito dalla Edimond di Città di Castello, inoltre, sono destinati al Comitato Michelangelo Minciotti, ente benefico che promuove borse di studio per la ricerca sui tumori solidi.
Nel complesso, quindi, l’iniziativa della IV Circoscrizione ha consentito al pubblico di acquisire informazioni sulla realtà storica, culturale e di fede del pellegrinaggio ed in particolare su quello romeo e iacopeo, ancora oggi vitali e praticati da moderni pellegrini dell’era elettronica.

Vetrate e acquerelli:
Paola Dagioni presenta alla Rocca Paolina
la sua più recente produzione artistica.


(dal 13 al 22 dicembre 2002, orario 10-22)
Una cornice ricca di storia e di echi natalizi per la mostra d’arte di Paola Dagioni, la pittrice perugina che ha scelto la Rocca Paolina di Perugia con la rassegna “Natale In”, per presentare la sua ultima produzione legata al Natale ed alla sua simbologia.
Insieme agli olii su tela e su tavola, infatti, ormai diventati un classico della sua produzione, spiccano i suoi più recenti esperimenti artistici legati alle vetrate ed agli acquerelli, con i quali l’artista perugina ha interpretato il tema della Sacra famiglia, immagini di santi e di pellegrini a Roma e San Giacomo, ispirandosi spesso, per la composizione dei soggetti, ad antiche miniature e dipinti medievali.
In particolare, nel caso degli acquerelli questi temi classici vengono riletti attraverso un uso tutto particolare del colore – molto spesso si tratta di semplici bicromie – che regalano ai quadri un’insolita modernità, mentre le contenute dimensioni delle composizioni collaborano a donare un senso di intimità e pace.
Altrettanto originali le vetrate, anche se meno connesse ai temi natalizi, nelle quali gli scorci di paesaggio umano e di pura natura – ormai note sono le interpretazioni di Paola Dagioni dei boschi e degli animali, letti attraverso un personalissimo realismo che non scade mai nel cartolinesco – assumono un particolare fascino grazie alle trasparenze della materia vitrea.
Quadri di pura luce, insomma, che fanno da contrappunto – oltre che agli acquerelli - agli olii su tela e su tavola, nei quali la Dagioni isola e gioca con i più diversi particolari della vita umana: dai giocattoli per i bimbi alle composizioni di fiori, fino alle nature morte.
Una grande varietà di suggestioni, insomma, tutte raccolte ad unità dalla intensa personalità dell’artista, che sa coinvolgere con il potere evocativo della sua tecnica pittorica, giocata sull’uso di pochi, intensi azzurri ed ocra, raccordati dalla linee che spezzano e contemporaneamente assemblano in un affascinante puzzle la composizione figurativa.

L’esposizione proseguirà tutti i giorni, fino al 22 dicembre, dalle 10 alle 20.

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